Olga Manganelli


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Sessualità ed autismo

Ricerche e articoli

Sessualità ed autismo Ottobre 2017 Ricerca in corso

Il progetto si è avviato con successo.
Dopo aver scritto la sinossi e definito l'indice del libro, un interessante libro guida per coloro che sono interessati all'argomento ed in particolare, enti pubblici quali le scuole e le ASL, sta prendendo vita.

Sono interessata a raccogliere esperienze personali sull'integrazione e la sociabilità di vostro figlio, parente o amico autistico all'interno delle istituzioni pubbliche e della società ed in particolare alla gestione della sessualità nell'adolescente autistico. Quali problemi riscontrate e come siete supportati dalle istituzioni. I commenti attinenti all'argomento trattato, saranno pubblicati in forma anonima.
Il mio libro è una guida al riconoscimento, accettazione e gestione/educazione alla sessualità nel bambino autistico. Scrivetemi in privato. A presto!


Ho deciso di scrivere questo libro per due motivi. Il primo nasce dall'indimenticabile esperienza lavorativa che ho maturato con i bambini autistici della scuola elementare e superiore. Quelperiodo è stato per me indimenticabile e incomparabile che, al contempo, mi ha portato in un mondo che non avevo mai avvicinato prima. Poiché ero molto coinvolta e volevo poter comunicare con loro ed entrare nel loro mondo, imparai il il Makaton, il linguaggio dei gesti utilizzato in UK, leggevo e guardavo vari programmi sulle metodologie di insegnamento e cercavo d'imparare sempre di più su questa sindrome.
Non si può negare quanto possa essere stancante e talvolta frustrante lavorare con dei bambini o giovani ragazzi con deficit sia sociale che cognitivo e che, talvolta, potevano avere reazioni imprevedibili se un odore, un suono, un colore o quant'altro li turbava. Ma, scoprire che io potevo entrare nel loro mondo, che loro mi percepivano era un emozione che mi appagava del duro lavoro di una giornata, di una settimana, di un mese.
I bimbi autistici sono fantastici e ti riempiono il cuore di gioia soprattutto quando si dimostrano sorprendentemente affettuosi e ti mandano dei messaggi nell'unico modo in cui sono capaci d'interagire, silenziosamente o con gridolini di gioia.
L'altro motivo, quello trainante è poi subentrato successivamente quando in qualità di ricercatrice e studiosa dei comportamenti sessuali mi sono chiesta come il personale scolastico gestisce la sessualità negli adolescenti autistici.
Ricordo che la prima volta che ho visto un ragazzo autistico toccarsi in classe o che si eccitava alla vista di un suo compagno di scuola, la parola dell'insegnante, accompagnato dal gesto, era "private" e lo accompagnava al bagno.
Cosa in realtà la scuola o la famiglia fa o può fare per educare questi ragazzi, vulnerabili a tutti gli effetti, alla sessualità? Spero che questo percorso nel mondo autistico possa chiarire le idee di quanti come me, si sono posti questa domanda.



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